Cavi
Cavo coassiale
In telecomunicazioni il cavo coassiale (in inglese coaxial cable, usualmente abbreviato in coax, /`kov.aeks/) è un mezzo trasmissivio di segnali informatici, appartenente alle di trasmissione e molto usato nelle comunicazioni elettriche.
È composto da un singolo condutture di rame posto al centro del cavo (anima) e da un dielettrico (generalmente in polietilene o PTFE) che separa l'anima centrale da uno schermo esterno costituito da fili metallici intrecciati (maglia) o da una lamina avvolta a spirale, garantendo costantemente l'isolamento tra i due conduttori. Lo schermo di metallo aiuta a bloccare le interferenze . Il cavo è munito poi di connettori ai suoi estremi di connessione.
Il segnale viaggia sotto forma di campo elettromagnetico tra l'anima e la maglia ad una velocità v che è una frazione di quella della luce nel vuoto e pari a c/n con n indice di rifrazione del dielettrico frapposto. L'analisi della propagazione del campo elettromagnetico nel cavo coassiale fa parte della teoria delle linee di trasmissione, mentre l'effetto di convogliamento è paragonabile a quello di una guida d `onda metallica. In particolare in esso si propaga il modo elettromagnetico TEM.
Caratteristiche
I cavi coassiali vengono prodotti in diverse tipologie in funzione della frequenza del segnale da trasportare e della potenza dello stesso. I valori di impedenza sono principalmente due:
- 50 ohm, utilizzato per le trasmissioni digitali (come le prime versioni di Ethernet) o radioamatoriali , nonché per segnali standard nel campo degli strumenti di misura elettronici;
- 75 ohm, utilizzato per il segnale video analogico, per la televisione (collegamento con l`antenna di ricezione terrestre o satellitare) e per le connessioni Internet via cavo.
Esistono anche cavi con impedenza caratteristica di 93 ohm e 105 ohm utilizzati per reti di connessione dati. Una tipologia particolare, caratterizzata da estrema flessibilità e buona resistenza allo strappo, è utilizzata nelle sonde per oscilloscopio.
Il cavo coassiale, nato per le trasmissioni analogiche e simile al cavo che trasporta i segnali radio e tv su lunghe distanze, fu in seguito adattato alla comunicazioni dati digitali. I dati digitali sono molto più suscettibili rispetto ai dati analogici al rumore e alle distorsioni di segnale che vengono introdotte quando i segnali viaggiano su grandi distanze.
Quindi, le reti che usano come mezzo trasmissivo il cavo coassiale possono estendersi solo per distanze limitate a meno che non vengano utilizzati dei ripetitori di segnale che rigenerano il segnale periodicamente (repeater). Semplici amplificatori non sarebbero adatti, perché questi amplificherebbero anche il rumore e la distorsione che il segnale raccoglie mentre viaggia sul mezzo.
Per molto tempo il cavo coassiale è stata inoltre la sola scelta economica da usare nella cablatura di reti locali ad alta velocita`perché rispetto al classico doppino garantisce una capacita`di banda e dunque una velocita`di trasmissione superiore.
Gli svantaggi di installare e mantenere un sistema in cavo coassiale includono il fatto che il cavo è complesso e costoso da fabbricare, è difficile da utilizzare in spazi confinati in quanto non può essere piegato eccessivamente intorno ad angoli stretti ed è soggetto a frequenti rotture meccaniche ai connettori.
Va però segnalata l'alta resistenza all `interferenza del segnale. In tali ambiti il cavo coassiale è stato soppiantato dalla fibra ottica e dalle relative comunicazioni ottiche.